Da vedere tra Muggiò e il Parco Nord Milano
Approfondimento:
MUGGIÒ
L’abitato storico di Muggiò fa da sfondo al magniloquente corpo padronale di Villa Casati, prestigiosa sede del Municipio nobilitata da una fronte colonnata di gusto neoclassico. La palazzina attuale si imposta sulla preesistente residenza di famiglia dei Casati (XVI secolo) e deve le sue eleganti forme alla sapiente ricostruzione condotta da Leopold Pollack fra 1790 e 1796. La villa è inoltre dotata di un vasto parco all’inglese, di gusto romantico, di recente adibito a parco giochi.
La Chiesetta sant’Eusebio di CINISELLO BALSAMO
Il rinvenimento di alcuni materiali romani, tra cui coperchi di sarcofagi, alcune iscrizioni funerarie e la lapide murata in Controfacciata, proveniente dalla tomba detta di Marcellino, pare confermare l’ipotesi che l’oratorio di Sant’Eusebio sia stato costruito sul posto di un luogo di culto paleocristiano. L’originaria configurazione romanica della chiesa (XI-XII secolo) è testimoniata solo dall’area absidale, caratterizzata all’esterno da finestre a profonda strombatura e all’interno dalla splendida decorazione dello zoccolo, lungo il quale raffigurazioni di animali fantastici si avvicendano a motivi ornamentali a palmette. Il resto della struttura è stato interamente alterato da restauri e rimaneggiamenti, a partire dal ripensamento seicentesco della facciata, per arrivare agli interventi del XIX secolo, che hanno interessato il la costruzione del campanile e della sacrestia, sino agli stravolgimenti novecenteschi, con i quali è stato del tutto riformulato l’assetto interno.
Il Parco Nord Milano
L’idea di dar vita al Parco Nord Milano, che oggi si estende fra i quartieri della periferia nord del capoluogo lombardo, nasce negli anni Settanta del secolo scorso, allo scopo di riqualificare un’area che può essere considerata fra le più densamente urbanizzate d’Europa. Da quel momento sino ai giorni nostri, il parco si è trasformato in una superficie verde di circa 600 ettari, che si svolge dalla periferia sino alle porte della città, in un ampio susseguirsi di boschi e radure, prati e filari di alberi. La collinetta artificiale, sorta sulla ex discarica delle vicine acciaierie Breda, può essere considerata la massima realizzazione dell’idea principe che ispira l’intero progetto: la volontà di recuperare e rendere fruibile un ambiente degradato.