da vedere tra Cernusco sul Naviglio e Cassano d'Adda

Cernusco sul Naviglio
La pedalata lungo il Naviglio della Martesana è occasione imperdibile per ammirare alcune fra le migliori residenze nobiliari della zona. E fra queste, la prima a segnare il nostro cammino è la settecentesca Villa Alari, progettata a inizio secolo da Giovanni Ruggeri e destinata a esercitare grande impatto nel panorama dell’architettura di villa in Lombardia. In origine, infatti, la studiata successione di spazi aperti e architetture creava una scenografica prospettiva che, partendo dai cortili e dall’esedra dell’ingresso, conduceva lo sguardo dei visitatori sino al corpo principale della villa e, al di là del porticato centrale, all’ampio parco che si distendeva in lunghezza proseguendo oltre il Naviglio con parterre a motivi geometrici e peschiera. Ma ciò avveniva prima che la moderna viabilità alterasse l’antica configurazione del complesso, di cui comunque si possono ancora apprezzare l’articolato prospetto e alcune porzioni del giardino, rivisitato nell’Ottocento da Eugenio Villoresi secondo l’imperante gusto romantico. Le sale interne della villa preservano un ricco apparato pittorico e raffinate ornamentazioni in stucchi. Sin dal momento della sua costruzione Villa Alari incontrò il favore dei contemporanei, tanto che nel 1776 fu oggetto della contesa fra l’allora proprietario, il conte Giacinto, e l’Arciduca Ferdinando d’Asburgo, futuro committente della splendida Villa Reale di Monza.
 
Inzago
All’altezza di Inzago le acque della Martesana riflettono la chiara struttura del cosiddetto Monasterolo, complesso religioso fondato nel XV secolo e costituito dagli ambienti di un antico cenobio agostiniano e dalla chiesa conventuale intitolata a Santa Maria delle Grazie. Formata da due sole campate coperte con volte a crociera, la chiesa preserva dipinti e affreschi devozionali, fra cui un’interessante pala raffigurante la Madonna del latte, riconducibile all’ambito di Bernardino Luini. I proprietari dell’edificio ne consentono la visita in occasione della tradizionale festa dedicata alla Natività di Maria, che si celebra l’8 settembre di ogni anno.
Sempre seguendo il corso canale si raggiunge l’antica muraglia che cinge la folta vegetazione del giardino antistante Villa Aitelli, prestigiosa dimora derivata dalla ristrutturazione ottocentesca di una residenza rinascimentale. La costruzione è contraddistinta dall’alta torre ottagonale costruita nel 1690 e posta a ridosso dell’oratorio privato, di cinque anni precedente, nel quale per lungo tempo si conservarono le reliquie raccolte da Carlo Borromeo. Dalla cancellata seicentesca in ferro battuto si intravede un secondo parco, che solo in parte restituisce l’originaria sistemazione all’inglese

Approfondimento: 
Le ville del Naviglio Martesana
GORGONZOLA
Come si intuisce dal nominativo del comune ci troviamo ora nel più famoso centro di produzione del rinomato formaggio, apprezzato in tutto il mondo per la consistenza morbida e cremosa e per il caratteristico gusto, leggermente piccante. Attraversato dal Naviglio della Martesana, il borgo di Gorgonzola ne segue l’andamento sinuoso delle sponde, dalle quali si affacciano edifici storici e importanti monumenti. È fra questi Palazzo Serbelloni, residenza cinquecentesca caratterizzata dal sobrio portale bugnato, dall’antica torretta, ultima rimanenza di un castello medievale, e dall’insolita passerella in legno, costruita forse quale raccordo fra la villa e i suoi magazzini e una piccola darsena. L’ampio parco adiacente alla costruzione, progettato nel XVIII secolo secondo i canoni del giardino all’italiana, è stato trasformato nell’800 dall’aggiunta del laghetto e della collina belvedere, motivi tipici del gusto romantico; oggi è un parco pubblico. Più avanti, sempre lungo le rive del Naviglio, prospetta la monumentale architettura della chiesa Parrocchiale dei Santi Gervaso e Protaso, architettura di altisonante impostazione neoclassica innalzata nel XIX secolo da Simone Cantoni sul posto dell’antica basilica paleocristiana. Dell’antico luogo di culto sono rimaste ben poche tracce, emerse in occasione di scavi condotti nell’area assieme ai resti di una fortificazione medievale, forse un castello costruito a difesa del ricco borgo mercantile. A fianco della chiesa si trova il Mausoleo della famiglia Serbelloni, dove sono sepoltitutti i membri più importanti della famiglia.
Il Castello di CASSANO D'ADDA
Edificato nel XIII secolo sull’area di un preesistente maniero, il castello visconteo di Cassano d’Adda si specchia nelle acque del canale Muzza. Oggetto nei secoli di numerosi rimaneggiamenti, a partire dal restauro condotto a metà ‘400 da Bartolomeo Gadio, la struttura ha perso i caratteri più tipicamente castellani – le torri o il profilo merlato – senza tuttavia che ne risultassero compromessi maestosità ed imponenza. In anni recenti, grazie a un accurato restauro, sono emersi affreschi trecenteschi.
Villa Borromeo a CASSANO D'ADDA
Ottenuta nel 1781 la concessione del feudo di Cassano, Giovan Battista d’Adda volle dotarsi di una residenza magnifica, che potesse degnamente manifestare il prestigio del nuovo incarico. La struttura seicentesca di Villa Borromeo poteva servire quale base, ma necessitava di essere rivestita di valori ufficiali, di essere trasformata da residenza signorile in sede di rappresentanza. La direzione dei lavori fu affidata all’architetto Giuseppe Piermarini – nientemeno che l’autore della Villa Reale di Monza – il quale seppe interpretare al meglio le esigenze della committenza, mascherando il carattere barocco e decorativo della dimora mediante il ricorso a un magniloquente lessico neoclassico. Nel 1986 le poste italiane hanno celebrato il palazzo cassanese dedicandogli un francobollo della serie “Ville d’Italia”.